Il ruolo dell’oro nei mercati finanziari

L’oro è sempre stato considerato come una delle materie prime più preziose per via delle sue proprietà chimiche pregiate. Nei tempi antichi era un mezzo di pagamento universalmente riconosciuto mentre più recentemente era apprezzato per la sua capacità di conservare il proprio valore nel tempo. Nonostante il susseguirsi dei governi, lo scoppiare di guerre in tutto il mondo e lo scoppio di crisi economiche e finanziarie, questo metallo prezioso non perde il suo fascino. Dal punto di vista economico, il suo scopo principale è quello di difendere da una crescita eccessiva del tasso di inflazione. Questa sua caratteristica è dovuta dal fatto che la quantità di metallo prezioso in circolazione non può essere modificato a piacere dai governi o dalle banche centrali come può avvenire con l’emissione di moneta.

Non stupisce perciò che l’oro è ancora uno delle commodities più scambiate nei mercati finanziari. Il suo prezzo è influenzato da diversi fattori, per lo più macroeconomici. Prima di tutto dal tasso di inflazione atteso per il futuro. Se questo dato macroeconomico è previsto al rialzo, l’investimento in oro risulta essere molto attraente per un eventuale investitore, e viceversa. Un altro fattore che occorre considerare è la stabilità del sistema economico e finanziario: più questi sembrano agli occhi degli operatori di mercato instabili e deboli, più invitante è l’investimento in oro. Un aspetto molto importante che occorre considerare quando si opera su tale metallo sono le relazioni con le principali valute, come ad esempio la relazione dollaro oro.

Come la maggior parte delle altre materie prime, l’oro è prevalentemente negoziato tramite degli strumenti finanziari chiamati futures. Questi sono un contratto tra due parti che concordano la consegna ad una certa data di una determinata quantità di mercati (il metallo prezioso in questo caso) in cambio di una somma di denaro fissata in precedenza, molto spesso al momento della sottoscrizione del contratto stesso. Il prezzo del futures sull’oro, e in generale su tutte le materie prime, dipende: dal prezzo di mercato attuale, dal cosiddetto cost of carrying (in altre parole il costo di detenere tale asset fino alla data prestabilita nel contratto). I futures sull’oro sono principalmente scambiate nelle seguenti borse di New York, Chicago, Dubai e Tokyo. Tuttavia stanno assumendo sempre più rilevanza le negoziazioni da parte di paesi emergenti come India e Cina.

Un altro modo per assicurarsi un’esposizione sull’oro senza acquistare direttamente un futures o dell’oro fisico è rappresentato dagli ETFs. Gli Exchange Traded Funds sono dei fondi particolari che permettono appunto di replicare gli andamenti dei rendimenti di determinati strumenti finanziari (in questo caso futures sull’oro o aziende produttrici di tale metallo) senza acquistare direttamente tali assets. I punti di forza degli ETF sono dei costi di gestione relativamente bassi, un alto grado di diversificazione che non si avrebbe acquistando ad esempio solo le azioni di una società mineraria, è facilmente acquistabile e gestibile anche da non addetti ai lavori.